"Kuna, vieni!", Kuna, un ragazzino di 13 anni dagli arruffati capelli rossi, viveva da tempo con la zia, che si chiamava Atochi.
Atochi non era mai stata apprensiva, ma Kuna aveva notato che era qualche mese che la zia gli stava alle costole e gli infliggeva sempre più divieti.
Un giorno, sempre più incuriosito, e allo stesso tempo disturbato, Kuna si fece avanti:"Zia Atochi, per caso c'è qualcosa che non va?", domandò:"Niente affatto Kuna, io sto benissimo", fu la risposta:"Zia, vivo con te dalla morte di mio padre, che morì quando io avevo 2 anni, pensi forse di potermi nascondere la ragione di tanta apprensività?".
La zia era in fondo triste, ma si avvicinò a lui con la sua solita calma:"Ragazzo mio, stai crescendo, le responsabilità aumentano giorno dopo giorno!Non puoi pensare di andare a casa ale 23.00 dopo essere stato per quasi tutto il giorno in una foresta, dovresti iniziare a cercare un buon livello di studio, a svolgere le prime faccende di casa, insomma ad essere autonomo!".
Banalità, per Kuna non erano altro che banalità:"E zia, sempre con la calma con cui discutiamo io mi domando, ma chi se ne importa? Cavolo, lo imparerò domani o dopo, insomma non sono tredicenne da molto, ha ancora ben 12 mesi in cui poter imparare, l'apprensività è inutile, e poi chi ti dice che devo impararlo entro i 14 anni!?", la zia sospirò e non diede risposta:"Fa come ti pare", sussurrò:"Ma torna entro le 7, almeno per oggi".
Kuna si sentì rinvigorito dalle parole della zia.
"Grazie, grazie mille", disse, per poi mettersi a correre nella foresta di Kunjio.
La foresta era molto bella e era praticamente priva di animali carnivori, i più grossi erano i Kiund, lunghi quanto un cane di media taglia.
A lui piaceva molto girovagare, ma senza andare molto oltre, quel giorno era tanto spensierato che inciampando finì per ritrovarsi davanti ad un cumulo di pietre, accantonate in modo strano, con al centro un fuoc verde:"Stupendo, questo lo deve vedere la zia!".
Il giorno dopo, dopo varie insistenze, la zia andò con lui nella foresta a vedere quel fuoco, quando lo vide, la zia sembrava morire:"E con questo, forza andiamocene!", disse sbrigativa:"No!No zia non ce ne andiamo, come mai tante lagne!Mi sembri più infantile di me, credevo di farti un piacere, non è forse vero che da quando sono nato mi fai le solfe sulla bellezza del fuoco, questo fuoco è verde, è stupendo!", la zia si mise a piangere e scoppiò in lacrime.
La sera, Kuna parlò:"Cos'ha quella roccia, l'hai già vista non è così?", la zia fu decisa:"Si, quando avevi 2 anni la vidi, tuo padre morì nell'operzione marchiando con quel fuoco la tua testa. Ora che i capelli ti sono ricresciuti nessuno se ne sarebbe mai accorto, tuo padre era un sigillatore, in te giacie lo spirito di un guerriero che esige vendetta per la morte in battaglia avvenuta a 13 anni, esattamente un mese dopo il suo compleanno, cme domani sarà per te, in genere i sigillatori possono sigillare gli spiriti solo fino a 50 anni, tuo padre quando sigillò lo spirito di Uchizak ne aveva 63!Riusci a bloccarlo ma morì nell'operazione.Ti basta?".
Kuna era sconvolto, si toccò la testa, aveva visibilmente un solco.
Sbarrò gli occhi:"E dunque, capiso che il dolore della morte di papaà ti traumatizzi, ma se il guerriero è imprigionato non c'è da temere!".
Kuna cercava di affrontare il tutto con serietà, ma non poteva, nel contempo la zia rispose:"La sua età portò ad un mal eseguimento dell'operazione, ma lui era l'unica in grado di salvarti prima che il demone ti uccidesse, dunque riuscì a bloccare Uchizak, che però, guarda guarda, con astuzia riuscì a vincolare il sigillo fino ai soli 13 anni e 1 mese, ciò domani, domani n mostro da lui evocato arriverà e lo libererà, la fiamma era il segno. Domani morirai.", la zia scoppiò in lacrime.
"Zia, da piccolo lessi un libro sui sigillatori, loro hanno delle armi, dammi l'arma di mio padre!".
"No, mi dispiace, andò disrutta con la sua morte.Domani ci recheremo insieme alla foresta e tenteremo dio salvarti la vit...", "No, ci andrò da solo, mi dispiace, anche se la malvagità di Uchizak è letale, lo sarà solo per me!E me ne assicurerò!", prese della farina dietro di lui e la lanciò sulla zia, poi andò da lei, caduta dalla sedia e la baciò:"Addio."
Kuna raggiunse i bosco e l'indomani vide dal colle, arrivare un mostro bipede circondato dal fuoco, la zia era chiusa in casa dall'interno a piangere.
Iniziò la sfida, Kuna prese una ramo molto robusto e tentò l'attacco, al semplice contatto con la pelle del mostro, il ramo si spezzò.
Kuna attaccò con una rapida serie di pugni il drago, a cui bastò soffiare del fuoco per distruggere la sua offensiava, il drago riutilizzò il fuoco ma Kuna, più deciso che mai, saltò in aria evitando la lingua di fuoco.
Il mostro caricò un'incredibile quantità di fuoco per poi lanciarlo esclamando:"Erad di fuoco!", il colpo inevitabilemente distrusse parte del territrio colpendo anche il ragazzo, egli, sicuro di se, lanciò una carica incredibile, i suoi pugni erano rapidissimi.
Ma per il mostro non erano un problema, gli era sufficiente sputare del fuoco per creare barriere che lo proteggevano.
Il ragazzo volò a terra, incredibilmente si rialzò:"Almeno so di aver lasciato in vita una persona innocente.Ti voglio bene zia!", Più che mai deciso incredibilmente vide dall'aura blu concentrarsi sul suo pugno:"Sento che lo posso battere, questo pugno lo battezzerò:"Pugno della salvezza"!", caricò dunque nuovamente, il drago lanciava svariate sfere di fuoco, ma lui le evitava tutte, soltanto una lo ferì ma graidando andò avanti:"Pugno della salvezza!", il drago creò una barriera ma il pugno la oltrepassò, il braccio era rovente, ma il colpo penetrò e colpi nello stomaco la creatura.
Il drago si accasciò.
Kuna ceredeva di avere vinto ma si trovò in ginocchio a terra, Uchizak voleva uscire dal corpo, il drago si rialzò improvvisamente.
Egli caricò di nuovo l'erad di fuoco, sentiva la testa girare ma poi, tutto si bloccò:"Lo spirito si sta calmando, l'ho agguantato, sento un'enorme forza!", aprì le braccia bloccando il colpo con una barriera, poi, con tutta la sua forza di volontà, fece nascere un'aura che girava intorno al suo corpo, l'aura si richiuse nella mani che posizionò con gli indici in avanti e con i palmi attaccati:"Vortice rotante!", un vortice di enorme poteresi scagliò sul drago disruggendo tutte le sue sfere e poi la barriera, infine lo perforò con enorme potere:"Sei riuscito a trattenermi ragazzino, ma tra un anno, non sari più in grado di farlo!".
Kuna andò a salutare la zia che lo fasciò:"Zia, basta, io parto, girerò il mondo fino a trovare colui che sigilli lo spirito, e poi userò il suo potere per il bene, addio!", la abbracciò e se ne andò per la via...
